Il problema dei tre corpi
Una serie stupefacente e ambiziosa
di Flavia Vicinanza, 4R
Vincitore del prestigioso premio letterario Hugo, assegnato annualmente al miglior libro di fantascienza, “Il problema dei tre corpi” di Liu Cixin è stato da poco adattato in una versione cinematografica che ha riscosso un grandissimo successo.
La prima stagione si muove su più linee temporali ed in varie località, per poter stabilire il nesso che lega i giorni nostri con il primo contatto tra gli scienziati e la civiltà aliena. La storia ha inizio nella Cina della Rivoluzione Culturale del 1969, quando un progetto militare segreto di nome “Costa Rossa” cerca di contattare delle forme di vita aliene inviando frequenze ai diversi pianeti del sistema solare. Ye Wenjie è una brillante astrofisica, costretta a lavorare nei campi in Mongolia a causa della posizione intellettuale del padre durante la rivoluzione. Proprio grazie al suo enorme potenziale intellettivo, le viene offerta una possibilità: lavorare al progetto Costa Rossa in cambio della completa reclusione all’interno della base militare. In poco Ye Wenjie riesce a scoprire un modo valido per trasmettere il segnale: inviando il messaggio verso il Sole, esso si comporterà come una sorta di “antenna”, riflettendolo al pianeta più vicino. Il segnale però viene captato dal pianeta sbagliato, Trisolaris che, dominato completamente da forze gravitazionali caotiche e leggi fisiche imprevedibili, si trova racchiuso all’interno di un sistema stellare a tre corpi.
Se il pianeta gravita intorno a uno dei due soli in un’orbita stabile, si ha un’Era dell’Ordine, propizia alla vita; se invece uno degli altri soli attrae il pianeta, questo si trova a vagare nei campi gravitazionali di tutti e tre i soli, avendo così un’Era del Caos. Ai giorni nostri, un gruppo di cinque scienziati, denominati “I cinque di Oxford”, riesce a scoprire le conseguenze di quel messaggio intercettato: Trisolaris è destinato all’autodistruzione e cerca disperatamente un nuovo mondo da invadere, per poter permettere la sopravvivenza della propria specie. La Terra sembra avere tutti i requisiti necessari. Nel momento in cui, però, il mondo intero viene a conoscenza di questa atroce verità, capisce di essere spacciato.
Ma come riusciamo a capire inizialmente le intenzioni di questa nuova civiltà? Scienziati da ogni parte del mondo ricevono misteriosamente un visore di realtà virtuale, con il quale riescono a immergersi completamente nel sistema di Trisolaris. Durante quest’esperienza virtuale i fisici vengono messi alla prova con delle sfide che hanno come unica finalità quella di portarli a comprendere la situazione del loro mondo. Molti sono quelli che non ce l’hanno fatta e che sono morti a causa di questo gioco ed è proprio questa situazione di emergenza che allerta i presidenti delle diverse nazioni. Soltanto grazie ai cinque di Oxford si potranno svelare i segreti dietro a tutte queste prove.
“Il problema dei tre corpi” ci spinge a interrogarci, in particolar modo verso la fine, sull’ etica e sul nostro stesso spirito di sopravvivenza. Fino a che punto siamo in grado di spingerci pur di prevalere e continuare a vivere?
“Effettivamente solo nella nostra galassia ci sono centinaia di miliardi di stelle, nell’universo ci sono almeno duemila miliardi di galassie simili alla nostra, con altrettante stelle teoricamente idonee ad essere il centro di un sistema planetario, con orbitanti in cui potrebbero essersi sviluppate forme di vita intelligente. Ma allora, dove sono tutti?” – Enrico Fermi, 1950 Los Alamos