Astronauti bloccati nello spazio

Una missione spaziale che doveva durare 8 giorni durerà invece 8 mesi!

di Diego Scalambretti, 5C

Partiamo con ordine: la compagnia aerospaziale Boeing aveva intenzione di lavorare per l’agenzia americana NASA (National Aeronautics and Space Administration), concentrandosi sul trasporto di equipaggi verso la ISS (Stazione Spaziale Internazionale). La NASA ha da 5 anni come unico dipendente la SpaceX di Elon Musk, per questo un’altra azienda su cui contare avrebbe certamente reso più efficiente l’agenzia americana sul piano della disponibilità per i viaggi nello spazio. 

Per svolgere il “test di ammissione”, Boeing aveva scelto di progettare ed utilizzare una capsula chiamata Starliner, che è anche la diretta interessata dell’incredibile avvenimento nella nostra orbita.

La storia della Starliner è molto turbolenta: il volo inaugurale senza equipaggio era stato posticipato dal 2017 al 2022 a causa di difficoltà nella progettazione, ma la partenza con gli astronauti è avvenuta addirittura il 5 giugno 2024, per colpa di svariati ritardi dovuti a non pochi problemi che si sono presentati nei vari tentativi di lancio. Dopo tutto questo tempo d’attesa, la missione è riuscita a partire con a bordo gli astronauti Barry Wilmore e Sunita Williams, i quali avevano il compito di testare la capsula in ogni tipo di situazione.

 

Il 24 agosto è arrivata la notizia shock: l’amministratore della NASA Bill Nelson ha annunciato che gli astronauti non torneranno con Starliner a causa di un guasto a 5 dei 28 propulsori della capsula del quale ancora non si è riusciti a capire la causa. Questi propulsori sono molto importanti per mantenere l’assetto giusto prima di entrare nella manovra di atterraggio e la NASA non vuole di certo correre un rischio che potrebbe essere fatale per Williams e Wilmore.

Ecco perché è stato deciso che i due astronauti faranno ritorno a casa con la CrewDragon 9 di SpaceX, che però non attraccherà sulla ISS prima di febbraio 2025. La domanda sorge spontanea: questo evento segnerà la fine dei rapporti tra Boeing e NASA? 

Riguardo Williams e Wilmore non c’è da preoccuparsi, sulla ISS ci sono abbastanza viveri da non doverli razionare e, nel mentre che si troveranno in orbita, si potranno almeno godere una missione di lunga durata, che è ciò a cui gli astronauti ambiscono di più.