Intelligenza emotiva: consigli per l’uso

Intervista alla professoressa Laura Bianchi

di Matteo Troisi, 5L

La Prof.ssa Laura Bianchi, laureata in lettere classiche, docente esperto in didattica digitale e formazione docenti e mental coach certificato in intelligenza emotiva per la didattica, ci parlerà dell’intelligenza emotiva e di come sia fondamentale nelle nostre vite. 

Cos’è l’intelligenza emotiva?

L’intelligenza emotiva è la capacità di integrare pensieri ed emozioni per decisioni sostenibili. La grande scoperta, datata seconda metà del secolo scorso, è stata che le emozioni hanno sede in una specifica area del cervello, chiamata “Sistema Limbico” costituito da svariate e interconnesse strutture cerebrali; questo sistema è strettamente connesso con il Sistema Nervoso Autonomo, così definito perché riguarda tutte quelle reazioni fisiologiche (quali l’accelerazione del battito cardiaco, la sudorazione, la contrazione muscolare, l’attività gastrointestinale e così via) che si svolgono “autonomamente”, cioè indipendentemente dalla propria volontà. È facile notare che, quando una persona prova una determinata emozione, a livello fisiologico vengono innescati delle reazioni su cui non si ha alcun controllo: il rossore del volto, la sudorazione, il tremore. E’ necessario comprendere che le emozioni sono un “dato certo”, cioè vero e istantaneo, ma superficiale che ha bisogno di essere elaborato dal cervello razionale per essere valutato. 
Da questa spiegazione ne deriva che per prendere decisioni bisogna valutare tutti i dati della realtà, quelli razionali e quelli emozionali, perché altrimenti  non avremmo una visione a 360 gradi. Ecco, l’intelligenza emotiva è saper leggere tra le righe delle emozioni per avere un dato certo in più.

Quali sono i principali benefici di sviluppare una forte intelligenza emotiva? 

L'educazione emotiva aiuta a capire sia te stesso che le altre persone. E se siamo esseri sociali, che vivono in comunità, questo sarà fondamentale. Pertanto, con l’educazione emotiva, si acquisisce la consapevolezza emotiva .

In che modo l’intelligenza emotiva può migliorare le relazioni interpersonali?

L'intelligenza emotiva serve a costruire relazioni più forti, avere successo a scuola e al lavoro e perseguire efficacemente i tuoi obiettivi di carriera e personali. Può anche aiutarti a connetterti con i tuoi sentimenti, trasformare l’intenzione in azione e prendere decisioni su ciò che conta davvero per te.

Come può essere applicata l’intelligenza emotiva nel con- testo lavorativo e nella leadership?

L’applicazione dell’intelligenza emotiva nella leadership permette di gestire efficacemente i team e creare un ambiente di lavoro positivo. Un leader emotivamente intelligente è in grado di empatizzare con i membri del suo team, comunica con loro efficacemente e ottiene la condivisione degli obiettivi.

Cosa accade se si ha una scarsa intelligenza emotiva?

Se una persona ha poca intelligenza emotiva, potrebbe incontrare difficoltà nel gestire le proprie emozioni, nel comprendere i sentimenti altrui e nel raggiungere i propri obiettivi.
Invece, la vita delle persone con alti livelli di intelligenza emotiva tende a essere più soddisfacente, piena di stimoli e gratificante. Infatti, le persone empatiche e con intelligenza emotiva hanno maggiori probabilità di costruire relazioni interpersonali solide e arricchenti, avere maggiore autostima e raggiungere i propri obiettivi in modo più efficace.

Alcune strategie pratiche per migliorare la propria intelligenza emotiva possono essere:
1. Pratica l’auto-riflessione: ritagliati quotidianamente del tempo per riflettere sulle tue emozioni, comportamenti e reazioni. (10 minuti di noia al giorno senza alcuna interferenza di musica, tablet, cellulare)
2. Coltiva la consapevolezza di te: presta attenzione ai tuoi stati emotivi e alle reazioni nelle diverse situazioni.
3. Ascolto attivo ed empatia: allenati ad ascoltare in silenzio senza interrompere; porrai le tue domande alla fine. Questo servirà a costruire relazioni di fiducia e stima.
4. Comunicazione efficace: è utile migliorare la capacità di esprimere con chiarezza e in modo assertivo le proprie emozioni e le proprie necessità, affinché non ci siano ambiguità o malintesi.
5. Apriti al cambiamento: impara dalle esperienze e adattati alle situazioni nuove. Ciò ti aiuterà ad affrontare le sfide con meno paura e più slancio.
6. Allenati nelle abilità sociali: arricchisci il dialogo, pratica l'ascolto attivo e migliora la comprensione degli altri.
Allenare l'intelligenza emotiva porta a una maggiore consapevolezza di sé e degli altri, con sensibili riscontri in tutte le sfere della vita.

Ci sono test per misurare l’intelligenza emotiva?

Si, il test di Mayer-Salovey-Caruso (MSCEIT)
Una persona con buon livello di intelligenza emotiva è empatica, sa capire gli altri al di là di quello che dicono, è in grado di intuirne le motivazioni, i dubbi, le ansie e le paure.

Ci sono studiosi che ne mettono in dubbio l’importanza?

Non possono esserci dubbi, sarebbe come negare che esiste l’atomo; è ormai un’evidenza scientifica. Potrebbero es- serci dubbi sull’uso che si fa di queste capacità.
 
Sarebbe opportuno che i docenti conoscessero l’IE? Come aiuterebbe il loro lavoro con gli studenti?

Dovrebbe essere insegnata al corso di immissione in ruolo come abilità fondamentale per questa professione. Sarebbe un’ottima opportunità per tutti, perché in questo modo si trasforma l'insegnamento in apprendimento efficace, sfruttando il potenziale delle emozioni nella comunicazione in classe. Quando uno studente si sente coinvolto durante la spiegazione è perché, consapevolmente o meno, il docente ha messo la sua emozione in campo e ha coinvolto attraverso l’empatia i suoi ragazzi; in più posso dire che ciò che viene appreso così, traccia la memoria e non si dimentica facilmente.

Ringraziamo la professoressa Bianchi per averci fatto capire l’importanza e la necessità di un’armonia tra mente e cuore per comprendere meglio noi stessi e gli altri.