Chopin risponde a Mozart: l’inizio del dissing

di Diego Scalambretti, 5C

Sembra quasi fatto apposta, eppure tra i due ritrovamenti non c’è alcuna correlazione. Nelle ultime settimane di ottobre, a circa un mese dal ritrovamento del brano di Mozart, è stato rinvenuto, nel caveau di una biblioteca di New York, un valzer mai ascoltato prima firmato Chopin.

Il raro manoscritto è datato tra il 1830 e il 1835, quando il celebre compositore era poco più che ventenne, ed è della durata di circa 80 secondi. Nonostante la brevità, l'opera presenta una complessità che ha affascinato gli esperti. La presenza di uno scarabocchio di Chopin, a cui piaceva molto disegnare, ha ulteriormente convinto gli studiosi della sua autenticità.

Ma come è avvenuta questa entusiasmante scoperta?

Durante una normale giornata di lavoro, con un  un colpo di scena da film, il curatore musicale, Robinson McClellan, setacciando una collezione di cimeli culturali nel caveau della Morgan Library and Museum di Manhattan, ha notato un piccolo manoscritto. Nell'angolo in alto a destra c'era un nome familiare scritto a mano: Chopin. "Ho pensato: Cosa sta succedendo qui? Cosa può essere?", ha dichiarato McClellan al New York Times, “non riconoscevo la musica."

Avete presente quelle sorprese che sembrano troppo belle per essere vere? E’ stato proprio questo il caso. McClellan decide di condividere la scoperta con Jeffrey Kallberg, un'autorità mondiale su Chopin dalla lontana Università della Pennsylvania, che rimane sbalordito.

Dopo un’attenta analisi della carta, dell’inchiostro, della scrittura e dello stile musicale, gli esperti sono arrivati alla conferma: l’opera è uno sconosciuto valzer di Frédéric Chopin, il celebre compositore del Romanticismo, ed è il suo primo brano ritrovato da più di mezzo secolo.

Il pianista Lang Lang, che ha recentemente registrato il valzer per il New York Times alla Steinway Hall di Manhattan, ha descritto il pezzo come "autentico Chopin", notando che l'apertura stridente evoca i rigidi inverni della campagna polacca. "Non è la musica più complessa di Chopin", ha detto Lang al giornale, "ma incarna uno degli stili chopiniani più autentici che si possano immaginare".

A questo punto, però, sorge un dubbio: come ha fatto un manoscritto così prezioso a finire nascosto nella Morgan Library?

Secondo le ricostruzioni del New York Times, il merito va ad A. Sherrill Whiton Jr., un vivace collezionista di autografi e appassionato di musica, che acquistò il manoscritto in un rinomato negozio. Alla sua morte, nel 1972, il suo stimato tesoro di documenti ha trovato casa presso la Morgan Library nel 2019.

Frédéric Chopin, scomparso prematuramente a soli 39 anni nel 1849, ha prodotto un numero relativamente esiguo di opere rispetto ai suoi contemporanei, per cui questa scoperta ci fornisce elementi fondamentali nello studio della sua arte e ci permette di gettare uno sguardo affascinante su un capitolo meno esplorato della storia della musica.