Lo stile delle scienze nelle scuole del mondo

di Cloe Dalla Vedova, Angela Grosso e Giovanni Peccerillo 

                         Canada                                                                                  Stati Uniti                                                                                     Irlanda
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Un semestre all’estero è un’esperienza immersiva nel sistema di istruzione e formazione di realtà diverse nel mondo. Il confronto tra metodologie, strumenti e ambienti di apprendimento induce a ripensare al nostro ruolo di studenti e al rapporto che abbiamo con  lo studio. Condividiamo le riflessioni che sono emerse dal confronto fra le nostre esperienze in Canada, Iranda e Stati Uniti. 

Quali sono gli approcci innovativi nell'insegnamento della scienza utilizzati nelle scuole del Canada, degli Stati Uniti e dell’Irlanda? 

CLOE DALLA VEDOVA (CANADA):

Uno degli approcci innovativi della scuola canadese è l’educazione ambientale. Data la crescente preoccupazione per l'ambiente, molte scuole hanno integrato l'educazione ambientale nell'insegnamento delle discipline scientifiche. Gli studenti esplorano le questioni legate alla sostenibilità, al cambiamento climatico, alla biodiversità e alla conservazione, sviluppando così una maggiore consapevolezza e nuove competenze per affrontare le sfide che la politica a salvaguardia dell’ambiente impone. Gli ambienti di apprendimento risultano integrati e si configurano come laboratori innovativi all’interno dei quali un ruolo di primo piano è affidato alla tecnologia: simulazioni computerizzate, realtà virtuale e intelligenza articiale, app didattiche e risorse online arricchiscono l'esperienza di apprendimento degli studenti e rendono i concetti scientifici più accessibili e comprensibili. 

ANGELA GROSSO (IRLANDA): Per quanto riguarda la mia esperienza in Irlanda, sicuramente ho trovato funzionale e molto coinvolgente il metodo d’approccio alla scienza nelle scuole. Nella mia scuola in particolare c’erano due laboratori ben attrezzati che garantivano un incontro diretto con la scienza. Oltre che la teoria, ovviamente necessaria, gran parte del tempo si impiega facendo pratica attraverso l’uso di microscopi, esperimenti chimici e, sebbene talvolta nauseante, anche attraverso la visione diretta e la dissezione di organi animali. Ho iniziato così ad appassionarmi  davvero tanto alla scienza, disciplina mai presa prima così in seria considerazione. Grazie a questo modus operandi più pratico e anche alle lezioni all’aperto nella natura, ho seguito  con più attenzione ed entusiasmo le spiegazioni.  

GIOVANNI PAOLO PECCERILLO (STATI UNITI): Negli Stati Uniti, l'apprendimento basato sull'indagine è uno degli approcci più innovativi nell'insegnamento della scienza. Questo metodo spinge gli studenti ad esplorare il mondo intorno a loro attraverso domande, scoperte e sperimentazioni pratiche. Le scuole adottano sempre più laboratori interattivi e progetti di ricerca che coinvolgono gli studenti direttamente nella scoperta scientifica. Attraverso questa metodologia, gli studenti non solo acquisiscono conoscenze scientifiche, ma sviluppano anche abilità critiche, risolutive e di collaborazione, essenziali per affrontare sfide del mondo reale. 

Come viene incoraggiata la partecipazione degli studenti nello studio delle materie scientifiche nelle scuole internazionali anglofone? 

CLOE DALLA VEDOVA (CANADA): La partecipazione in classe è fondamentale e gli insegnanti incoraggiano gli alunni tramite diverse attività pratiche e laboratoriali: le lezioni di scienze, per esempio, includono spesso esperienze pratiche che permettono di sperimentare i concetti teorici in prima persona. Queste attività offrono un'opportunità enorme poiché permettono di mettere in pratica ciò che si sta imparando e di sviluppare competenze procedurali. 

Un altro metodo diffusamente praticato dagli insegnati canadesi per stimolare la partecipazione di tutti gli alunni è mettere in atto discussioni, dibattiti e lavori di gruppo. Questo modo di lavorare credo sia molto utile sia nell’apprendimento sia nella socializzazione perchépromuove lo scambio di idee, la condivisione delle conoscenze e lo sviluppo delle competenze di comunicazione e collaborazione.   

ANGELA GROSSO (IRLANDA): La partecipazione degli studenti in Irlanda viene sicuramente incoraggiata dal metodo di insegnamento dei professori e dal rapporto che il professore cerca di instaurare con lo studente. Gli studenti vengono stimolati a studiare e interagire grazie al sostegno dei docenti che, dopo la lezione, provvedono a testare i ragazzi sull’argomento senza l’attribuzione di un voto. Inoltre, assai stimolanti sono i lavori di gruppo, che portano i ragazzi a cooperare e ad affrontare la scienza in compagnia.  Per il resto la scuola irlandese è simile alla scuola italiana

GIOVANNI PAOLO PECCERILLO (STATI UNITI): Per favorire la partecipazione degli studenti nello studio delle materie scientifiche, le scuole negli Stati Uniti, compresa la Florida, adottano approcci inclusivi che tengono conto degli interessi e delle capacità individuali degli studenti. Oltre all'uso di tecnologie interattive e giochi educativi, le scuole stabiliscono partenariati con istituzioni scientifiche locali per offrire esperienze pratiche e coinvolgenti. Questo può includere visite a laboratori di ricerca, partecipazione a conferenze scientifiche o progetti collaborativi con professionisti del settore. Inoltre, programmi extracurriculari come club scientifici, olimpiadi e fiere della scienza offrono agli studenti opportunità aggiuntive. 

Quali sono le politiche o le iniziative in atto per migliorare lo stile di insegnamento e l'apprendimento delle materie scientifiche nelle scuole straniere? 

CLOE DALLA VEDOVA (CANADA): Diverse sono le iniziative messe in atto per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento delle materie scientifiche, come avviene anche in Europa e in Italia. Le istituzioni educative offrono programmi di formazione continua e professionale per gli insegnanti per migliorarne le competenze. Questi programmi possono includere workshop, corsi di aggiornamento, certificazioni specialistiche e opportunità di apprendimento collaborativo. Una volta a settimana tutti gli insegnanti si riuniscono e prendono parte a riunioni in cui il confronto e l’aggiornamento avvengono anche sulla base delle novità tecnologiche e funzionali della scuola. 

ANGELA GROSSO (IRLANDA): Alcune politiche e iniziative in atto per migliorare lo stile di insegnamento e l’apprendimento delle materie scientifiche nelle scuole irlandesi riguardano sicuramente le risorse tecnologiche che rendono lo studio e la comprensione della materia più facile e veloce con uno sguardo rivolto  alla scienza pratica. Altre iniziative includono la promozione della diversità e dell'integrazione nelle scienze, la collaborazione con istituzioni scientifiche e aziende per offrire opportunità di apprendimento.  

GIOVANN PAOLO PECCERILLO (STATI UNITI): Negli Stati Uniti, vi sono varie politiche e iniziative per migliorare lo stile di insegnamento e l'apprendimento delle materie scientifiche, comprese quelle adottate nella Florida. Le scuole lavorano per garantire l'adesione a standardeducativi rigorosi e implementano programmi di formazione per gli insegnanti al fine di fornire loro le competenze necessarie per l'insegnamento efficace della scienza. Inoltre, vi sono sforzi per promuovere la diversità e l'equità nell'istruzione scientifica, assicurando che tutti gli studenti abbiano accesso a opportunità di apprendimento di alta qualità. L'integrazione della tecnologia è un altro aspetto cruciale, con l'uso di strumenti digitali, simulazioni e realtà virtuale che arricchiscono l'esperienza di apprendimento degli studenti e li preparano per un mondo sempre più tecnologico e scientifico. 

Qual è stata per te l’esperienza più formativa di questo percorso vissuto all’estero?

 CLOE DALLA VEDOVA (CANADA): Sinceramente non c’è stata solo una singola esperienza, ma sono stati tutti i 6 mesi trascorsi in Canada che mi hanno formato e migliorato su alcuni aspetti. All’inizio è stata dura, era tutto nuovo: volti, nomi, abitudini, una lingua non usuale, ma soprattutto mi trovavo in un paese ancora da scoprire senza le persone a me care al mio fianco. Ci sono stati diversi momenti bui in cui mi sono sentita spaesata e la mancanza di casa era enorme, ma alla fine ho capito che tutti questi momenti mi hanno solo insegnato a farmi forza e ad affrontare la situazione a testa alta senza fuggire via. Quest’esperienza è stata formativa dal primo all’ultimo giorno lì in Canada: ogni giorno che passava imparavo cose diverse sia su me stessa sia sulla cultura e sul modo di vivere del nord America; ho conosciuto persone che ad oggi sono fondamentali nella mia vita e con cui spero di mantenere sempre i contatti.

ANGELA GROSSO (IRLANDA): Inizialmente ammetto che la scelta di vivere per cinque mesi in un paese a me del tutto estraneo è stata difficile. Avevo paura di non riuscire a trascorrere un periodo così lungo senza le rassicurazioni della mia famiglia e dei miei amici. Più volte ho esitato e ho riposto nel cassetto questo mio profondo desiderio. La mia voglia di scoprire e scoprirmi però hanno avuto il sopravvento e ho deciso di provare. Durante le prime settimane è statio difficile adattarmi, ma dopo poco tempoho iniziato a sentirmi a casa. Ho avuto la fortuna di incontrare persone fantastiche senza le quali l’esperienza non sarebbe stata così emozionante. Non mi sono mai sentita così viva. È stata sicuramente la scelta migliore che potessi fare e se mai mi dovesse ricapitare la farei altre cento volte. Sono cresciuta e ho imparato ad apprezzarmi di più. Sinceramente ogni momento vissuto in Irlanda è stato favoloso. Consiglio vivamente a tutti di provare un’esperienza del genere.

GIOVANN PAOLO PECCERILLO (STATI UNITI): Senza dubbio, l'esperienza più formativa per me in questo semestre all'estero è stata proprio la mia permanenza in Florida. La sfida di trovarmi in un ambiente completamente nuovo, senza alcun conoscente nella zona, mi ha spinto a superare i miei limiti e a crescere come persona. È stato un periodo di autodisciplina che mi ha costretto a contare solo su di me, indipendentemente dalle difficoltà che potevano presentarsi lungo il cammino. In particolare, il fatto di dover convivere con persone completamente estranee, incontrate solo il giorno precedente all'aeroporto, è stato un vero e proprio banco di prova per me. Inizialmente, ammetto di essere stato destabilizzato da questa situazione, sentendomi privo di qualsiasi punto di riferimento. Tuttavia, con il passare delle settimane, ho superato questo senso di smarrimento e ho instaurato un rapporto straordinario con la mia famiglia ospitante. Ancora oggi manteniamo stretti legami, a tesimonianza di quanto questa esperienza abbia inciso sulla mia crescita personale e sulle mie relazioni. Non potrei identificare una singola esperienza come la più formativa, poiché è stato l'insieme del tempo trascorso negli Stati Uniti a contribuire alla mia crescita. È stata un'avventura straordinaria che rifarei senza esitazioni.