Ricordi calabresi

   di Andrea Franco e Luca Gragnoli

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Location: 8

Menù: 8

Servizio: 8,5

Compagnia: 8,5

Conto: 10 e lode 

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Luca: Andrea, che hai fatto quest’estate?

Andrea: Sono stato in Calabria.

Luca: Che bella la Calabria!

Andrea: Eh già.

Luca: A fare cosa?

Andrea: Ma come? Non ricordi? C’eri anche tu!

Luca: Impossibile, non sono mai stato più a sud dell’EUR.

Andrea: Dai! Abbiamo fatto quella summer school della Scuola Normale di Pisa.

Luca: Sei sicuro? Descrivimi un po’ il posto.

Andrea: Eravamo sui monti della Sila! Il paesino era sperduto (nemmeno mille abitanti!) ma non era male. Se ricordi, viaggiavamo tra due location separate, un albergo per l’alloggio, un pochino datato a dire la verità, ed una villa per le lezioni, molto bella e suggestiva.

Luca: Mmhh, mi dice qualcosa. Ma come ci siamo arrivati?

Andrea: Non è stato facile, ma gli organizzatori ci hanno guidato bene. Con l’alta velocità siamo giunti a Cosenza, e da lì un servizio navetta previsto per l’occasione ci ha accompagnato fino al paesino, 100 km dal mare!

Luca: Ahh, ma quindi non abbiamo fatto il bagno!? E che abbiamo fatto?

Andrea: Orientamento universitario. Abbiamo fatto cinque giorni di lezioni, organizzate in due sessioni, una mattutina e l’altra pomeridiana.

Luca: Di che parlavamo?

Andrea: I temi erano davvero diversi. Da come si organizza una mostra a come si espande l’universo, dai difetti della democrazia a quelli della matematica, dalle favole di Fedro ai cervelli dei pesci. Tanti e tutti interessanti.

Luca: Dai Andrea, non è sponsorizzato. Puoi dirmi la verità. Come erano i professori? Come spiegavano?

Andrea: A dire la verità, Luca, alcuni non hanno ben compreso il pubblico a cui si rivolgevano. La lezione di fisica dava per scontato molte cose: equazioni, teorie, termini che prima non avevo mai sentito.

Luca: Ah sì! Ricordo che l’avevo ascoltata con un occhio chiuso. Anche quella di matematica mi ha un po’ deluso. L’idea centrale era non male ma gli esempi poco chiari. Il professore era anche un po’ noioso. Non come quello di arte!

Andrea: Lui un grande! Forse perché era la prima lezione? Forse perché era una lezione di vero orientamento? Non lo so. Sicuramente mi ha affascinato. Poi, era molto disponibile—come tutti dopotutto. Ricordi i pranzi e le cene a tavola con i professori?

Luca: Come no! Rendevano il cibo dell’albergo sopportabile. Una volta parlai per ore con un tutor che studiava storia. Una conversazione davvero illuminante!

Andrea: Beh, ma la compagnia era d’eccezione. I tutor erano davvero simpatici. Non scorderò mai la lezione sul problem solving in fisica. Anche la compagnia degli altri ragazzi non era male. Personalità diverse, provenienti da qualsiasi comune d’Italia. Interessante anche da quel punto di vista. Non ero mai stato esposto a così tanta diversità!

Luca: Sì! Concordo. Ho dei ricordi che le firme sulle nostre magliette non mi faranno mai dimenticare. Ora che ci penso, il merchandise non era male.

Andrea: Hai ragione. Considerando che l’esperienza era tutta spesata, avere anche magliette e gadget come penne personalizzati è stato un affare. 10 e lode!

Luca: E invece per gli altri aspetti di cui abbiamo parlato? Che voto gli dai?

Andrea: Location: 9. Amo la montagna!

Luca: Sì ma c’era poco da vedere oltre a qualche vecchio treno e dei pini. 7 per me. E le lezioni? Il “menù”?

Andrea: Un solido 8.

Luca: Concordo. 8 pieno.

Andrea: E il “servizio”? Insomma, come erano le lezioni?

Luca: Io un 9. Poche delusioni, molte scoperte. Tu?
Andrea: Io rimango sull’8. Lezioni interessanti, ma a volte prolisse e complicate. Dovessi dare un voto alla compagnia? Io 10 sento di darlo.

Luca: Mah, poche persone mi sembravano sinceramente desiderose di imparare dagli altri. 7 solo per i magnifici tutor!

Andrea: 8,5 quindi! Ma, in fin dei conti, lo consiglieresti a qualcun altro?

Luca: Assolutamente, anche solo per vedere la Calabria! Non pensavo fosse così bella! Tu?

Andrea: Condivido a pieno. Esperienza indimenticabile!

Luca: Eh sì, non me la scorderò mai…

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Noi siamo venuti a sapere del corso di orientamento della Normale dalla prof.ssa Zuzzi e abbiamo collaborato con lei per la candidatura. Prima cosa quindi: cercare la guida di un professore. Il corso si ripete ogni anno in tre diverse località, a nord, centro e sud Italia in tre settimane differenti tra fine giugno e inizio luglio. Ciascun corso dura cinque o sei giorni e consiste in lezioni e seminari con professori o dottorandi della scuola.

 Lo scopo è quello di introdurre gli studenti all’ambiente universitario, presentando le facoltà sia in ambito umanistico che scientifico offerte a Pisa, oltre che alcune possibilità post-laurea come la ricerca accademica. Personalmente, questo primo contatto con il mondo universitario ci ha colpito positivamente e convinto a intraprendere questa nuova fase della nostra vita. Inoltre, i numerosi argomenti trattati hanno spesso riconfermato i nostri gusti e ci hanno aiutato a selezionare la disciplina a noi propria. 

 Come prendervi parte? Un solo requisito: frequentare il quarto anno. La candidatura può essere o diretta (fai da te!) o filtrata dall’amministrazione scolastica. Nella candidatura, bisogna specificare voti, motivazioni, lingue conosciute, riconoscimenti e presentazioni. Le ammissioni aprono ad aprile, buona fortuna!

 Per più informazioni, non esitate a cercarci a scuola. Intanto, ecco il link ufficiale: https://www.sns.it/it/orientamento-universitario